Nell’immaginario collettivo l’astronauta lo pensiamo permanentemente occupato a viaggiare nello spazio ma ovviamente non è così.
Anche se le missioni possono durare vari mesi, si tratta pur sempre di poca cosa rispetto agli anni che in media una persona passa sulla Terra.
La salute e l’alimentazione degli equipaggi va curata quindi prima, durante e dopo il volo, con un obiettivo di prevenzione a lungo termine. Nel periodo della missione spaziale si cerca di dare quindi continuità ad alcune pratiche preventive, nonostante le difficoltà imposte dalla vita sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
La dieta di un astronauta cerca di rispecchiare il più possibile i gusti e i fabbisogni calorici e nutrizionali della persona l’attività fisica deve comprendere sia lavori per il cuore e i polmoni sia altri per i muscoli usando appositi attrezzi sviluppati per l’ISS e un contatto regolare con uno specialista in sala controllo a terra aiuterà a tenere a bada lo stress che si accumula nei mesi nello spazio.
Per quello che riguarda il regime alimentare il lavoro inizia molto prima della missione con uno studio dei gusti e delle esigenze nutrizionali di ogni membro dell’equipaggio che sarà necessario per sviluppare un menù completo per l’intera missione. Verrà poi data la possibilità all’astronauta di assaggiare ciascun alimento e di valutarne il gusto. L’introito calorico é calcolato sulla base del dispendio previsto e della necessità di preservare tessuto muscolare e osseo, particolarmente sensibili al volo spaziale. Insomma nella vita di un astronauta nulla è lasciato al caso e, soprattutto durante la missione, variabili come l’alimentazione sono tenute sotto stretto controllo perché la ricerca svolta dalle agenzie spaziali conferma come il corretto nutrimento sia fondamentale per mantenere la salute degli equipaggi.
Dr. Filippo Ongaro
Per saperne di più: https://www.filippo-ongaro.it/
24/11/2014
8 Comments
Spero vivamente che attraverso questa missione il genere umano prenda piu’ consapevolezza di cosa e’ giusto mangiare. Il cibo dovrebbe servire per nutrire il nostro corpo, e non per intossicarlo.
Salve, articolo molto interessante, che offre parecchi spunti di riflessione. Mi interesserebbe approfondire l’argomento. Come varia il consumo calorico nello spazio? Quali alimenti si prediligono per preservare il tessuto muscolare e osseo? Come varia l’assorbimento delle sostanze nutritive nello spazio? Grazie e buon lavoro.
Volevo sapere se nella dieta degli astronauti è prevista la carne.
aspetto la ricetta!!
Ora vado a casa e mi faccio un bel frullato di mele, pere, fragole e cannella! io la metto anche nella zuppa di ceci…diventa squisita…Sam approvi??? I legumi almeno 2 volte a settimana d’inverno!!!
Ciao a tutti!!!!
interessante modo di alimentarsi qualche info in piu´su come vanno consumati questi pasti completi – riscaldati?- idratati? – e per quanto tempo possono sostituire il normale modo di alimentarsi?
ne ho comprati alcuni e la cosa
e´semplicissima – si versano nel piatto
e poi 2 minuti nel micronde, la zuppa di legumi e´ottima.
Al mio palato piace lo snack, il frullato di mela pera e fragola e la zuppa di legumi – gli altri due piatti li evito.
saluti.