Per sperimentare l’assenza di gravità, come abbiamo visto qualche post fa, non è necessario essere astronauti: basta essere genitori e portare i propri figli a un parco divertimenti, salire su una drop tower e… riuscire a sopravvivere! Dopo, per festeggiare, potrete persino prendere un cono gelato. Se lo stomaco è tornato al suo posto, s’intende.
Ma perché limitarsi a una drop tower quando, se siamo abbastanza fortunati, potremmo avere a disposizione addirittura una “cometa del vomito”? Il nome è promettente, no?
Da anni l’ESA – e non solo, naturalmente – organizza delle campagne di voli aerei molto particolari. In che senso? Lo vediamo subito: siamo all’aeroporto di Bordeaux- Merignac, in Francia. Sulla pista di decollo vedete un Airbus 300 della compagnia Novospace. È lì per voi, vi sta aspettando. Salite a bordo. Come potete vedere, l’allestimento interno non è certo quello di un aereo. Tutto è stato modificato, a partire dai sedili, che sono stati rimossi. Al loro posto si è ricavato un ampio spazio.
Per darvi il benvenuto, nella fase di decollo dalla base de il pilota dirige l’aereo alla massima velocità con una pendenza di circa 45 gradi. Raggiunti i 20 km di quota, i motori vengono “messi al minimo”. E… indovinate. Che cosa succede a un aereo a 20 km di altezza, con i motori al minimo? Intuite la risposta? Già… precipita. Nel nostro caso, naturalmente, è una discesa controllata: con i motori così “silenziati”, l’aereo si trova a planare in caduta libera, frenato solo dall’attrito dell’atmosfera.
Nei 20 secondi di caduta, il peso – in analogia con quanto accade in una torre di caduta – viene annullato dalla forza apparente dovuta all’accelerazione dell’aereo. In altri termini: siamo quasi in assenza di peso. A causa dell’attrito dell’aria, il peso viene ridotto di circa 100 volte: galleggiate allegramente, come un astronauta, e con voi i vostri colleghi e gli esperimenti che hanno portato.
Dimenticavo: durante un volo parabolico, l’aereo percorre ben 31 parabole. Quindi preparatevi: alla fine di questa discesa ci sarà giusto il tempo di darsi una pettinata e l’aereo tornerà a risalire. Il totale del tempo passato in assenza di peso, parabola dopo parabola, è oltre 600 secondi.
L’Airbus A300 utilizzato per i voli parabolici di addestramento.
Ma non preoccupatevi troppo: non si sale su una “cometa del vomito” semplicemente comprando il biglietto per un parco giochi, come può capitare su una drop tower. Le campagne di voli parabolici “Fly your thesis” organizzata dall’ESA, per esempio, sono indirizzate soprattutto agli studenti universitari. Questo permette loro di avere un primo accesso allo spazio: circa 10 minuti di assenza di gravità, permette agli studenti di familiarizzare con i concetti base, con i problemi e con le tecnologie spaziali. Naturalmente la sfida principale consiste nell’ideare esperimenti che possano avere durate inferiori a 20 secondi circa. Esperimenti intelligenti, veloci da svolgere e facilmente ripetibili.
Per partecipare a una campagna di voli parabolici, in genere aperta anche a un numero ristretto di giornalisti, si deve superare una visita medica, ma non ci sono richieste fisiche particolarmente restrittive: per esempio non è richiesta una vista perfetta. È chiaro però che il fisico è sottoposto a movimenti innaturali, che possono disturbare chi soffre di malattie come il diabete o l’epilessia. Qualcuno non sta benissimo durante il volo – “comete del vomito” non è un soprannome immeritato – ma si tratta di malesseri passeggeri: i partecipanti hanno sempre tratto soprattutto un gran divertimento dallo sperimentare l’assenza di gravità. Per prevenire i malesseri ciascun gruppo può sperimentare 5 voli parabolici prima della campagna vera e propria, durante i quali si rimane legati ai propri sedili, in modo da dare una certa gradualità all’esperienza. In ogni caso è possibile prendere alcuni medicinali prima del volo.
E, ancor meglio, sarebbe utile allenarsi prima della campagna: per esempio… avete presente la torre di caduta? Pensavate davvero di sfuggirle?
PS In questo post, naturalmente, si scherza sulle drop tower dei parchi gioco. Si ricordi che, per la scienza, si utilizzano drop tower ben diverse – descritte nel post precedente.
Stefano Sandrelli
Per saperne di più: https://www.esa.int/Our_Activities/Human_Spaceflight/Human_Spaceflight_Research/Parabolic_flights2