Questo post e’ nato come risposta ad una domanda inviataci da Carla (la potete trovare qui):
Non esistono delle regole che impongano o, al contrario, vietino di sopprimere il ciclo mestruale durante una missione nello spazio. Per la verità anche delle mere raccomandazioni non esistono: ogni astronauta decide liberamente in base alla propria preferenza. È naturalmente buona norma informare della decisione il proprio “flight surgeon” (medico di volo), che deve essere al corrente di tutti gli aspetti riguardanti la salute. A parte questo, si tratta di una scelta del tutto privata.
Per quello che ho sentito raccontare dalle colleghe, credo che spesso prevalgano considerazioni di praticità che rendono preferibile una soppressione farmacologia. Non è peraltro una cosa molto lontana da quanto praticato comunemente da molte donne: chi fa semplicemente un uso “classico” della piccola anticoncezionale di fatto sopprime già il proprio ciclo mestruale. Le perdite durante la settimana di interruzione (o di placebo), non sono una vera mestruazione, ma un cosiddetto sanguinamento da sospensione.
Se si decide invece di avere invece un regolare ciclo mestruale a bordo, non è certo un problema. Ci sono stock di prodotti igienici e la “scocciatura” mi sembra davvero minima: io non vorrei farei cambio, per esempio, con la necessità di radermi il viso (e magari anche la testa) tutte le mattine in assenza di peso!
Samantha Cristoforetti
25/07/2014