Avamposto Spaziale ISS. Orbita Terrestre—Giorno di missione 30 (23 dicembre 2014)—Felice 24 dicembre! È la Vigilia di Natale, naturalmente—un momento molto speciale per tante persone sulla Terra e per noi sulla Stazione Spaziale. Molto più umilmente, è anche il traguardo del primo mese per Terry, Anton e me: il 24 novembre siamo arrivati nella nostra nuova casa nello spazio. Il tempo vola, vero?
Una delle cose singolari del vivere quassù sulla ISS è che non c’è alcun bisogno di fare il pendolare. Nella mia vita sono stata fortunata a non avere mai dovuto spostarmi molto per andare a scuola o al lavoro, ma questa le batte tutte: vi svegliate al mattino e vi trovate già al lavoro. Se siete una di quelle persone che gradiscono il viaggio verso il lavoro per i tempi morti da sfruttare, sareste nei guai!
La prima cosa che faccio al mattino prima ancora di uscire completamente dal mio sacco a pelo è aprire lo schermo del laptop nel mio alloggio e controllare la pianificazione sull’agenda elettronica, chiamata OSTPV (On-Board Short Term Plan Viewer [visualizzatore della pianificazione di bordo a breve termine—N.d.T.], o qualcosa di simile).
Generalmente riceviamo la pianificazione la notte prima, ma delle modifiche potrebbero essere state trasmesse nel corso della notte. Inoltre, durante il nostro periodo del mattino dopo il sonno, potrebbero essere indicate delle attività molto brevi che sono in realtà dei promemoria: per esempio, oggi niente caffeina per 2 ore prima di un certo esperimento; ricordarsi che questa mattina si sta completando una raccolta delle urine; niente esercizio fisico questa mattina fra le 5 e le 7 (non che io possa candidarmi a questo, ma alcuni membri dell’equipaggio si alzano presto e amano allenarsi al mattino).
Stamattina la mia giornata è iniziata di nuovo con un incontro con… Terry il Vampiro! Scherzo, naturalmente: Terry è un ottimo Ufficiale Medico dell’Equipaggio e fa sempre un magnifico lavoro quando mi preleva il sangue. Come al solito, dopo aver raccolto i campioni di sangue e aspettato il tempo di coagulazione di 30 minuti, metto le provette nella nostra centrifuga per altri 30 minuti prima di conservarle in uno dei nostri congelatori MELFI, dove attenderanno un’occasione per tornare a Terra.
Diversi esperimenti di fisiologia umana hanno un requisito “Giorno di Missione 30” per i dati e quindi, oltre al prelievo di sangue, sto facendo un’altra raccolta delle urine delle 24 ore e indossando ancora i sensori di temperatura sulla fronte e lo sterno per l’esperimento dell’ESA Ritmi Circadiani. Inoltre ho eseguito una serie di misurazioni della mia pelle per l’esperimento Skin-B, di cui ho parlato nella nota del diario L+11.
Mi sono anche immersa un altro po’ nella pancia di Columbus per un’attività di raccolta di campioni d’acqua. L’acqua scorre nelle tubazioni interne di raffreddamento di tutti i moduli non russi, e periodicamente dobbiamo accedere alle tubazioni attraverso alcune aperture di ispezione dedicate e prelevare un po’ d’acqua. Ieri ho raccolto due campioni: uno sarà riportato a terra per l’analisi; il secondo è servito per l’analisi immediata con una striscia reattiva per l’ammoniaca. La presenza di ammoniaca nell’acqua indicherebbe qualche perdita all’interfaccia fra le tubazioni di raffreddamento interne (acqua) e quelle di raffreddamento esterne (ammoniaca): visto che l’ammoniaca è molto tossica, sarebbe una scoperta molto spiacevole. Ma fortunatamente la striscia reattiva non ha rilevato alcuna ammoniaca nell’acqua di Columbus!
Buon Natale da tutti noi quassù sulla Stazione Spaziale!
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Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS.
24/12/2014
3 Comments
30° giorno, non me ne sono perso uno: ogni sera ricarico le batterie leggendo il diario e guardando le foto. Particolarmente apprezzata quella del gruppo dell’Adamello, di tre giorni fa!
Buon Natale anche a voi lassù, e grazie.
Buon Natale Samantha! E buon Natale e tutto l’equipaggio!!! Vi vogliamo bene
Forza Sam, rimangono ancora 5 mesi di entusiasmanti esperienze da vivere e poi raccontare a terra , magari in una tua autobiografia ( non vedo l’ ora ) oppure di raccontare a noi umani di terra dal vivo le tue meravigliose situazioni di vita senza gravità 🙂 ciao da Massimo Francesco