Avamposto Spaziale ISS. Orbita Terrestre—Giorno di missione 1 (24 novembre 2014)—Wow, wow, wow! Sono le 22:00 qui sulla Stazione Spaziale Internazionale (usiamo l’orario GMT [ora di Greenwich—N.d.T.]), mi sto avvicinando alla fine del mio primo giorno nello spazio e non so nemmeno come iniziare a descrivere l’esperienza delle ultime 30 ore o giù di lì. Veramente, non lo so.
Dire arrivederci alla mia famiglia, indossare la tuta per il lancio, andare alla rampa di lancio, prendere l’ascensore, agganciarsi le cinture… e poi il lancio, questa corsa sfrenata verso l’orbita e poi lo spegnimento improvviso dei motori, e sentire il mio corpo voler fluttuare via dal seggiolino. E le prime occhiate alla Terra; il mio primo sorgere del sole, le stelle. La mia prima visione della ISS mentre ci avvicinavamo (qualcosa di più su questo più avanti) e poi galleggiare attraverso il portello verso i calorosi abbracci di Sasha, Elena e Butch.
I primi goffi tentativi di “volare”, consumare il primo pasto, Butch che ci faceva il briefing sulla toilette, Terry che mi chiamava per vedere il sorgere del sole dalla Cupola… e così tante altre impressioni. Il mio cervello avrà bisogno di diversi giorni per elaborare tutto questo e prometto che condividerò tutto ciò che potrò!
Per ora, vi dirò di un altro momento, che è stato così fortunato e inaspettato. Sapete, quando volate verso la Stazione Spaziale nella Soyuz, a meno che non siate il Comandante che siede nel seggiolino centrale, potete vedere la vostra destinazione solo da molto lontano nella vista in bianco e nero della telecamera (la stessa immagine che viene trasmessa al Controllo Missione e generalmente mostrata durante la copertura mediatica dell’attracco). Come occupante del seggiolino di sinistra o destra, avete solo una visione laterale e non c’è alcun modo di vedere la Stazione fino a quando vi trovate veramente vicini e le sue parti iniziano a entrare nel vostro campo di vista. Prima del volo, i precedenti astronauti delle Soyuz mi avevano ricordato di iniziare a guardare la Stazione Spaziale dal finestrino laterale nell’ultima parte dell’avvicinamento, e così ho fatto: ma non ero nemmeno minimamente preparata a quello che ho visto quando ci trovavamo a circa 30-40 metri.
A quel punto avevo allentato le mie cinture alle spalle un bel po’, così stavo galleggiando sopra il mio seggiolino. Mentre mi sono girata per guardare fuori, all’inizio ho guardato indietro e ho visto uno dei pannelli solari della nostra Soyuz. Poi i miei occhi hanno colto qualcosa nella visione periferica. E mentre mi sono girata lentamente, quando mi sono resa conto di ciò che stavo vedendo, sono stata sopraffatta da puro stupore e gioia: la Stazione Spaziale era lì, ma non era solo una vista qualunque. Gli enormi pannelli solari erano inondati da una fiammata di luce arancione, vivida, calda e quasi aliena. Non ho potuto fare a meno di esclamare qualcosa ad alta voce, che potete probabilmente ascoltare nelle registrazioni del nostro attracco, visto che a quel punto eravamo a “microfono aperto” con il Controllo Missione. Anton me lo ha ricordato e così ho cercato di contenere il mio stupore e tornare al monitoraggio dell’attracco. Quando ho sbirciato ancora più tardi, il bagliore arancione non c’era più.
Butch mi ha poi detto che aveva sentito il mio stupore nelle comunicazioni radio quando “la Stazione è diventata arancione”. Non lo sapevo, ma apparentemente ci sono solo pochi secondi durante la transizione dal giorno alla notte in cui la Stazione è illuminata da quell’incredibile bagliore arancione. Ed è accaduto esattamente quando ho sbirciato fuori! Mi sento molto fortunata ad avere avuto un primo sguardo così unico del nostro avamposto umano nello spazio: un benvenuto così bello!
Che è stato superato, fra l’altro, dall’incredibile benvenuto che i nostri compagni di equipaggio veterani Sasha, Elena e Butch hanno preparato per noi!
Immediatamente dopo il nostro arrivo ci hanno portati nel Modulo di Servizio per dare un saluto ai nostri amici e parenti a Baikonur, e appena abbiamo avuto una pausa di pochi minuti nella copertura delle comunicazioni hanno iniziato ad “apparecchiare la tavola” con tutto il cibo che avevano già scaldato per noi!
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.
Per saperne di piú: https://www.astronautinews.it/tag/logbook/
24/11/2014
15 Comments
Samantha: dote, volontà, carattere, dolcezza e sopra tutto semplicità
La gioia che provi nella tua esperienza traspare dalle tue parole. Congratulazioni per la tua capacità comunicativa e per le emozioni che riesci a suscitare in noi. Grazie Samantha.
Grazie per la condivisione delle tue emozioni……è un grande regalo che ci avvicina allo spazio tenendo i piedi per terra.
Sam, l’invidia non è una bella cosa ma invidio quello che vedi da lassù.
Guardo la Terra da sopra con il mio sistema Eumetcast ma… ma non ci sono riflessi, luci vere, l’orizzonte…
Va be’, cos’altro posso fare se non seguirvi da casa?…
Fossi li con la mia EOS400 avrei già fatto un casino di foto…
Ho 11 anni e ti seguo da un po’
E la tua avventura mi appassiona molto e continuerò a seguirti fino in fondo mi sarebbe piaciuto andarci anche a me io infatti ho un libretto in cui scrivo frasi ispirate allo spazio e al cielo.
Buona avventura 🙂 😉 🙂 😉
Grande Samantha, la tua emozione ci contagia tutti.
Cara Samantha grazie per la condivisione di questa memorabile esperienza. Tante volte sono riuscito a vedere ad occhi nudi la Iss ( spotthestation) passare sulla nostra testa, ora con i tuoi commenti mi fai provare l’emozione come fossi li con Voi!
Ciao Sam grazie x condividere con il resto del mondo questa meravigliosa esperienza soprattutto x il modo semplice e generoso con cui lo fai. Continua a trasmetterci le tue emozioni sono perle di speranza per chi desidera ancora sognare. Grazie di esserci.
Congrats Samantha! Your post is full of exciting words! My morning Turner on!
Thanks
Che meraviglia questi post! Sono davvero emozionanti e sono enormemente grato a Samantha per il tempo che dedica a noi, nonostante il poco tempo che immagino abbia per fare questo.
È bellissimo leggere “prometto che condividerò tutto ciò che potrò!”
Grazie, grazie di cuore cara Samantha x la gioia che leggiamo nei tuoi occhi e x le emozioni uniche, indescrivibili che ci trasmetti con tutto il tuo entusiasmo e con grande stupore. sei fantastica, chissà la tua mamma come sarà orgogliosa di te! saluta i tuoi compagni di viaggio e un forte abbraccio. A presto
Cara Sam, stupisco del tuo stupore e immagino con i tuoi occhi! Aspetto altre sensazioni spaziali dal pianeta Terra!
Baci, Alessandra
Grazie di dedicarci parte del tuo tempo Samantha! Un abbraccio forte
sam sei troppo forte!
GRAZIE! Grazie per aver condiviso queste indescrivibili emozioni spaziali, è il regalo più grande!