Johnson Space Center (Houston, USA), 25 luglio 2014—Questa è stata una di quelle settimane nell’addestramento degli astronauti in cui mi sono sentita come una bambina in un campeggio estivo. Ho avuto l’opportunità di passare tre giorni interi all’aeroporto Ellington Air Field, dove è dislocata la flotta di T-38 della NASA, addestrandomi ai compiti di manutenzione di base con gli incredibili meccanici che riparano quei jet e si accertano che sia sicuro volarci. Una grande opportunità di ripassare alcune abilità e imparare molti nuovi trucchi. Incidentalmente, mi sono divertita un sacco!
C’è qualcosa di divertente e gratificante nel lavoro meccanico: immagino che sia una combinazione di abilità manuale, conoscenza degli attrezzi e dei materiali e il piacere umano di base che deriva dal costruire qualcosa o ripararlo.
A ogni modo, naturalmente non ero lì per il mio divertimento. Facciamo molto lavoro di manutenzione sulla Stazione Spaziale. È un veicolo estremamente complesso e l’equipaggiamento richiede una manutenzione preventiva periodica e, occasionalmente, una manutenzione correttiva per riparare un guasto. Il flusso di addestramento sulla ISS comprende un certo numero di corsi di manutenzione, in cui acquisiamo familiarità con gli attrezzi che abbiamo a bordo, il modo in cui sono scritte le procedure di manutenzione, cosa i controllori a terra si aspettano in termini di comunicazione e interazioni, e alcune attività di manutenzione tipiche.
Questo Field Maintenance Training [addestramento alla manutenzione sul campo—N.d.T.] è un’aggiunta piuttosto recente ed è intesa come un’esperienza immersiva, in cui fate molta pratica manuale e… beh, imparate dai migliori. È in realtà un corso di due settimane, ma sfortunatamente non ci sarebbe alcun modo di trovare due settimane nella mia agenda in questo periodo, a quattro mesi dal lancio. Ma visto che ero desiderosa di farlo, che il corso è molto flessibile, e che ho dei pianificatori stellari, ho potuto partecipare per tre giorni interi.
Il primo giorno sono stata nelle officine di avionica facendo pratica con le abilità di saldatura, utilizzo del tester e lavoro sui connettori elettrici, come per esempio la rimozione e l’installazione dei piedini. Ho diviso il resto del tempo fra le officine delle batterie e delle lamiere, facendo pratica con cose come usare il trapano, martellare, rivettare, piegare il metallo, rimuovere bulloni con la testa spezzata. Quest’ultima cosa, mi auguro veramente che non accada sulla ISS: cercare di trapanare attraverso un bullone d’acciaio non è divertente nemmeno a terra, e deve essere molto impegnativo in assenza di peso!
L’ultima volta che ho fatto qualcosa di simile, avevo 19 anni e stavo seguendo uno stage di 6 settimane sulla lavorazione dei metalli in un’officina per l’apprendistato meccanico a Monaco, un requisito per iniziare i miei studi di ingegneria… non avrei mai pensato che, 18 anni dopo, avrei fatto pratica da astronauta nel filettare con gli appositi attrezzi, e forse farlo sulla Stazione Spaziale. Non è straordinario?
Foto: sto cercando di fare una foto di un dettaglio difficilmente accessibile e male illuminato. I controllori a terra sono il secondo paio di occhi per i nostri compiti di manutenzione della ISS… ma visto che non possiamo portarli lassù, è veramente importante essere in grado di documentare fotograficamente il nostro lavoro.
Potete trovare altre foto qui.
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS.
Per saperne di più’: https://www.astronautinews.it/
25/07/2014
2 Comments
Ciao Comandante Cristoforetti, mi chiamo Francesco, vivo a Centobuchi in provincia di Ascoli Piceno, vedo dalle foto che usi il saldatore a stagno per saldature su schede elettroniche, mi sai dire come fate ad apporre lo stagno nei circuiti in assenza di gravità? Grazie in anticipo.
Ciao Francesco,
non è un problema. Se ci pensi, anche sulla Terra non si lascia “cadere” lo stagno per effetto di gravità. Credo che sarebbe solido prima di “arrivare”.
Diverso, e molto più complesso, sarebbe il discorso per delle saldature strutturali, che debbono avere specifiche proprietà meccaniche. Che io sappia, questo non è mai stato studiato, ma io mi aspetterei un’influenza dell’assenza di peso sulle proprietà finali della saldatura.
Grazie della domanda,
Samantha