Stefano Polato, lo chef di Argotec per la missione Futura, ha sempre dato molta importanza alla cucina regionale e ai prodotti locali. Tra quelli tipici della sua zona di provenienza, le sardèe in saór sono state certamente una fonte di ispirazione nella composizione del menu per Samantha Cristoforetti, ormai da alcuni mesi in orbita in qualità di astronauta ESA-ASI. Il saór, ovvero il sapore, è un condimento a base di cipolle in agrodolce utilizzato nella cucina veneziana e probabilmente vi starete chiedendo che cosa possa avere a che fare con Avamposto42 e con il Capitano dell’Aeronautica Militare.
Lo abbiamo chiesto al responsabile dello Space Food Lab di Torino: «Abbiamo notizie di questo piatto sin dal XIV secolo. Si tratta di un caposaldo della cucina veneta e deriva dalla necessità dei marinai della Serenissima di alimentarsi in modo adeguato durante i lunghi periodi trascorsi in mare. Il saór rappresenta una miniera di proteine e grassi “buoni” abbinata alla giusta quantità di vitamina C, quindi utile a prevenire malattie come lo scorbuto, tipiche di quel mondo marinaresco. Abbiamo un alimento che grazie al giusto mix di ingredienti con pH acido, tuttavia molto gradevoli, permetteva una lunga conservazione, soddisfacendo le necessità nutrizionali di interi equipaggi. Insomma, era una sorta di precursore della moderna razione K, con ingredienti poveri quali sarde fresche, cipolla, uvetta sultanina, pinoli, aceto o vino bianco. Tutti reperibili facilmente, oggi parleremmo certamente di una ricetta a kilometro zero: le sarde si pescavano in laguna e le cipolle arrivavano dalla vicinissima Chioggia».
In effetti, tutti questi aspetti si avvicinano molto alla filosofia alla base della mission di Avamposto42 e del bonus food che Argotec ha creato per Samantha: piatti semplici, ma completi, in grado di assicurare salubrità e qualità nutrizionali anche in situazioni estreme, composti da ingredienti accessibili e con bassissimo impatto ambientale. Secondo Polato, le similitudini tra i marinai veneziani e gli astronauti sono numerose: «Questo mio accostamento degli esploratori del passato con quelli più moderni voleva essere un’introduzione al tema più ampio dei grassi sani. Tra questi troviamo proprio il pesce azzurro, di cui fanno parte anche le sardèe, che costituisce una fonte preziosissima di omega 3. Questo acido grasso essenziale è presente in grandi quantità anche nell’olio extravergine di oliva, nella frutta secca e nei semi oleosi. Il mio consiglio è quindi quello di consumare regolarmente questi alimenti nella propria dieta, proprio come sta facendo Samantha sulla Stazione Spaziale Internazionale».
Antonio Pilello
Per saperne di più: https://www.argotec.it/argotec/
Immagine di copertina: Wikimedia commons
20/02/2015
1 Comment
Ottimo…e ancora una volta i miei nonni hanno fatto bene a rimpinzarmi di pesce azzurro e frutta secca…con le giuste quantità chiaramente! W il food made in Italy signori!!!!