Un’altra domanda arrivata su Twitter per un nuovo appuntamento di #ChiediloaSamantha.
Ecco la risposta di Samantha Cristoforetti:
“Vomit Comet” è un termine, diciamo umoristico, per indicare gli aerei utilizzati per i voli parabolici. In questi voli, l’aeroplano effettua una sequenza di traiettorie approssimativamente paraboliche, durante le quali chi è all’interno dell’abitacolo, per circa 20-25 secondi, è condizione di assenza di peso, come gli astronauti sulla Stazione Spaziale.
Diciamo che dentro l’abitacolo si è in caduta libera, e l’aereo viene pilotato in modo che segua quella stessa traiettoria: chi è all’interno della cabina si trova a fluttuare.
Mi è capitato diverse volte di volare sull’aereo Airbus A300 Zero-G di Novespace, basato a Bordeaux. Nella cabina di questo aeroplano non ci sono file di sedili, se non in una piccola sezione. Ci sono invece tanti apparati sperimentali, attorno ai quali si affaccendano gruppi di scienziati. I voli parabolici sono infatti una piattaforma per effettuare esperimenti in microgravità, quando 20-25 secondi sono sufficienti per osservare il fenomeno. Per tempi più lunghi, c’è naturalmente la Stazione Spaziale, ma anche in questo caso i voli parabolici possono essere un utile passaggio di validazione delle apparecchiature e delle procedure.
Per noi astronauti i voli parabolici sono l’unico modo, prima di andare nello spazio, di sperimentale la vera assenza di peso!
15/07/2014
2 Comments
Dopo queste esercitazioni soffrite di nausea? ?? Prendete qualcosa per risolvere il problema prima che si presenti, …..o non esiste proprio. ?
Cara Maria Luisa,
solitamente facciamo delle iniezioni di medicine anti-nausea. Una volta ho provato senza. Non ho avuto nausea, ma sicuramente ho dovuto fare più attenzione a non muovere eccessivamente la testa durante le fasi di uscita dalla picchiata.
Lo staff di Novespace, che partecipa a questi voli molto spesso, non ne ha bisogno. Con il tempo, si sono desensibilizzati.
Ciao,
Samantha