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L’Eclissi solare dalla Stazione Spaziale

Questo venerdí 20 Marzo parte dell’emisfero terrestre settentrionale si oscurerà a causa del transito della Luna tra la Terra e il Sole. Se sulla Terra bisognerà sperare che il tempo sia buono per Samantha Cristoforetti e i suoi colleghi sulla Stazione Spaziale questo problema non si pone: dalla loro orbita a circa 400 km dalla superficie terrestre la visione dell’eclissi sarà spettacolare.

L'ombra della Luna sulla superficie della terra durante un'eclissi.  Credit: Mir 27 Crew; Copyright: CNES

L’ombra della Luna sulla superficie della terra durante un’eclissi.
Credit: Mir 27 Crew; Copyright: CNES

Dalle 8:51 (ora italiana) alle 9:12 la Luna coprirà  gran parte del Sole dal punto di vista della ISS che non vedrà purtroppo un’eclissi totale.

Oltre che riuscire forse a vedere eclissi Samantha avrà anche l’occasione di poter probabilmente assistere ad un’altra vista: l’ombra della Luna proiettata sulla Terra. Già nel 1999 dalla stazione spaziale russa MIR era stato possibile vedere un tale spettacolo e questa era la vista che gli astronauti avevano avuto:

Tuttavia il lavoro sulla Stazione Spaziale Internazionale non si ferma per niente e nessuno o quasi: al momento dell’eclissi Samantha starà lavorando all’esperimento Triplelux che si occupa di capire come le cellule del sistema immunitario si adattino alla microgravità. Durante questa sessione Samantha dovrà inserire le cellule in una centrifuga (la stessa che vedete nella foto) per 90 minuti e poi riposizionarle nel freezer della Stazione per permettere poi l’analisi a terra.

Reinstallando i rotori della centrifuga dopo la manutenzione nel Biolab.  Credits: ESA/NASA

Reinstallando i rotori della centrifuga dopo la manutenzione nel Biolab.
Credits: ESA/NASA

Se tutto procederà secondo I piani Samantha dovrebbe avere abbastanza tempo tra le due sessioni per prendere la macchina fotografica e provare a immortalare eclissi dalla Cupola.

Per noi sulla Terra non rimane altro che sperare in un giorno senza nuvole e seguire ovviamente @Astrosamantha su twitter.

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17/03/2015

L’esperimento Drain Brain: intervista al prof. Paolo Zamboni

Negli uomini la circolazione cerebrale è uno dei principali fattori che regolano la fisiologia del cervello ma ad oggi non se ne hanno conoscenze approfondite e complete.

Proprio di questo si occupa l’esperimento Drain Brain, sviluppato dal prof. Paolo Zamboni del Centro Malattie Vascolari dell’Università degli Studi di Ferrara, selezionato dall’Agenzia Spaziale Italiana per essere svolto sulla Stazione Spaziale Internazionale durante la missione FUTURA.

L’inizio delle operazioni è stata una vera sfida per il team del progetto. La prima versione dello strumento è andata perduta nell’ottobre del 2014 nell’incidente del veicolo americano Orbital-3. Per cercare di rimanere nei tempi prestabiliti l’Università di Ferrara e i suoi partner, hanno realizzato un nuovo strumento arrivato il 12 gennaio con lo SpaceX-5 Dragon, partito due giorni prima da Cape Canaveral, permettendo così a Samantha di iniziare le misurazioni.

Come ci ha raccontato lei stessa nel suo Diario Di Bordo “gli strumenti specifici per Drain Brain comprendono tre pletismografi a estensimetro, che hanno l’aspetto di collari di un materiale estensibile… In realtà sono sensori in grado di misurare il flusso sanguigno nelle vene in un modo molto semplice e non invasivo che non dipende dalle abilità e dall’interpretazione dell’operatore, come nel caso dell’ecografia. Indossando questi collari al collo, al braccio e alla gamba, ho eseguito una serie di respirazioni al 70% della capacità dei polmoni rimanendo ferma, oppure distendendo e contraendo la mano o la caviglia.”

Ma quali sono gli obiettivi e le modalità di svolgimento di questo esperimento?

Lo abbiamo chiesto direttamente al prof. Paolo Zamboni, P.I. di drain Brain e potete ascoltare le sue risposte qui:

per maggiori informazioni su Drain Brain: https://www.asi.it/it/news/gli_esperimenti_di_samantha https://www.nasa.gov/mission_pages/station/research/experiments/1278.html https://avamposto42.esa.int/blog/diario-di-bordo/single/l5-i-trucchi-dellecografia-spaziale/ https://avamposto42.esa.int/blog/diario-di-bordo/single/l57-l58-la-lunga-giornata-della-fisiologia-umana/

Gli esperimenti di Futura | Link

06/03/2015

Non tutte le calorie sono uguali

Quanti, leggendo sulla confezione di un alimento, cercano subito quante calorie contiene trascurando tutte le informazioni sulla quantità di proteine, zuccheri e grasse e sulla tipologia di ingredienti? Quante volte si associa l’idea di sana alimentazione al semplice mangiare meno? Sembra che il nostro rapporto con il cibo si basi quasi esclusivamente sulle calorie, non considerando quindi tante altre importanti informazioni che sono presenti in ogni alimento.

Su questo tema, un diverso punto di vista è offerto dalla nutrigenomica ogni  alimento non è un semplice insieme di calorie ma un veicolo di informazioni che entrano nell’organismo e agiscono sui processi cellulari, l’espressione genica e la funzionalità metabolica.

Secondo la nutrigenomica, quindi, bisogna considerare non solo la quantità di calorie ma anche la loro qualità. Per capire questo concetto basti pensare alla frutta secca: i dolciumi sono ad esempio molto ricchi di calorie ma come qualitá non possono essere certo paragonate a quelle provenienti ad esempio da mandorle, nocciole e noci..Se attraverso la frutta secca nutriamo l’organismo con sali minerali, grassi sani e antiossidanti, con caramelle e merendine forniamo al corpo solo zuccheri.

Diversi studi indicano come un’alimentazione sana non dipenda solo dalle quantità di calorie ingerite ma  anche dalla qualità dei cibi e dal corretto bilanciamento tra macro e micronutrienti, cioè tra proteine, carboidrati e grassi oltre che vitamine, sali minerali e fibre.

Le calorie quindi contano ma sono solo uno dei molteplici fattori da considerare per capire come il cibo influisce sulla salute del nostro organismo.

Dr. Filippo Ongaro

Per saperne di piú: https://www.filippo-ongaro.it/

Link | Metabolismo ed energia | Una cosa da ragazzi

25/11/2014